STUDIO AKKA
Come Across
Milano, Galleria Rossana Orlandi
Milano Design Week: 7 – 13 aprile 2025
Press Day: domenica 6 aprile, ore 9 – 20
Pre-Opening. Meet the Artist: 3-5 aprile, ore 11 - 18

Comunicato stampa 05.03.2025 – Dal 7 al 13 aprile 2025, in occasione della Milano Design Week, la Galleria Rossana Orlandi di Milano ospita la personale “Yong Nam Kim. Come Across”, a cura di Maria Vittoria Baravelli: oggetti d’arredo come armadi, contenitori, tavoli e tavolini, che appartengono alla tradizione popolare e artigianale coreana, assurgono a opere d’arte sia per i materiali e le tecniche con cui sono realizzati, sia perché – per l’artista – diventano simbolo di quelle strutture filosofiche e sociali che fanno parte del suo vissuto e di quello della maggior parte dei coreani, sin dalla loro infanzia.
Un corpus di circa 20 sculture e installazioni raccontano quindi il fascino e la complessità della cultura coreana, tra design e arte, tra tradizione e modernità, tra ricordi personali e cultura popolare.
L’arte di Yong Nam Kim (Seoul, 1961) si ispira alla filosofia orientale dell’“Osaek”: i cinque colori della teoria dei cinque elementi secondo cui ad ogni colore corrisponde una direzione, una forma e un universo. Tale pensiero filosofico – così profondamente radicato nel popolo coreano da ritrovarsi in molte delle sue espressioni, dall’architettura, alla moda, al design – permea anche la mostra e i lavori di Kim.
Ne è un esempio l’opera che apre il percorso espositivo, dal titolo “Pagoda-Osaek”: una composizione di cinque contenitori trasparenti di vetro, posizionati l’uno sopra l'altro, che si sostiene su placche di metallo dalle finiture laccate applicate per ricordare i classici contenitori tradizionali coreani. Importanti e spesso presenti nel lavoro dell’artista, questi contenitori non solo sono rappresentativi del design tradizionale, ma fanno parte dell’infanzia di Kim, cresciuta nel laboratorio dei genitori, artigiani di mobili a Seoul.
Per Yong Nam Kim reinterpretare armadi e contenitori tradizionali vuol dire rappresentare quegli schemi e quelle strutture sociali di cui soprattutto le donne sono oggetto in Corea. Gli “Ham”, ad esempio, erano armadi ricavati dall’albero di Paulownia – che secondo la cultura coreana doveva essere piantato alla nascita di ogni bambina – e venivano costruiti tradizionalmente per contenere la dote della futura sposa.
In mostra se ne ammirano diverse versioni in vetro, dal titolo “Windows”, sulle quali sono realizzate incisioni tipiche del legno, come piante e uccelli.
Anche la scelta del vetro è, per Yong Nam Kim, ricca di significati: tale materiale le permette di rappresentare il vuoto - così importante per la cultura coreana per cui ciò che conta è togliere, ridurre al minimo, svuotare – e di mettere in pratica un’estrema cura del dettaglio e una precisione tecnica maniacale.
In Corea, sono infatti il duro lavoro e la fatica, il sacrificio, a dare valore a ciò che si fa. I concetti di “fatica” e “sacrificio” sono un altro punto fermo del lavoro di Yong Nam Kim. Anche per questo, ha scelto di utilizzare per le sue creazioni il metodo di laccatura tradizionale sudcoreana chiamato “Ottchil”: una lavorazione complessa e dispendiosa che prevede l’incisione del tronco dell’albero Ott per ricavare direttamente dalla linfa una lacca pregiata, che viene poi trasformata attraverso un complesso lavoro di mano d’opera.
Sintesi della poetica di Yong Nam Kim è infine l’installazione “Glass Cabinet Stone”, che chiude il percorso di mostra, nella quale l’artista vuole raccontare il gesto dell’accumulare, in una torre di vetro che ospita - partendo dal basso - il peso della pietra per arrivare alla leggerezza della carta alla sommità: testi e racconti scritti dall’artista che lei stessa ha triturato.
Cenni biografici
Yong Nam Kim è nata a Seoul nel 1961. Lavora dal 1998 come interior designer e ha iniziato la sua carriera come artista partecipando al 9th Gwangju Design Biennale 2021 e vincitrice del Gwangju Biennale Opencall Winner nello stesso anno. La sua prima personale si è tenuta a KOTE nel 2023.
Le sue opere sono state inoltre selezionate come regalo ufficiale dalla Repubblica della Corea per il Presidente della Repubblica Socialista del Vietnam, per il Re del Regno Unito, e per il Presidente della Repubblica francese.